di Francesco Natale
1.40 – Finisce la prima serata del Festival di Sanremo. Appuntamento a domani.
1.33 – Collegamento con Fiorello.
1.29 – Arriva la classifica della Sala Stampa
1° Marco Mengoni
2° Elodie
3° Coma_Cose
4° Ultimo
5° Leo Gassman
6° Mara Sattei
7° Collazio
8° Cugini di Campagna
9° Mr. Rain
10° Gianluca Grignani
11° Ariete
12° Gianmaria
13° Olly
14° Anna Oxa
1.20 – Altra ideona della Ferragni. “Facciamo una diretta Instagram”. Si svela parte del dietro alle quinte. Dal camerino di Amadeus spunta Morandi “dovevo far pipì”. Diretta brevissima, ma seguita da centinaia di migliaia di persone. Non ci stupiamo troppo. La Ferragni è un’influencer, cosa volete facesse sul palco dell’Ariston?
1.13 – Omaggio a Lucio Battisti. Gianni Morandi è sul palco con i coristi, ma in realtà è tutto l’Ariston che canta “Il mio canto libero”. Magnifico.
1.05 – Mara Sattei si esibisce dopo aver sceso con comprensibile timore le scale. Canzone in pieno stile sanremese. Potrebbe arrivare in alto. Voto 7-.
1.00 – Arrivano i Collazio con “Non mi va”. La canzone è molto leggera e orecchiabile. Si sente che sono giovani e trasmettono voglia di divertire e divertirsi. Voto 7-.
00.46 – “Ideona” della Ferragni. “Facciamo un selfie”. A quest’ora. Sì. Serve per lanciare il nuovo profilo Instagram di Amadeus (@amadeusonoio). Il selfie diventa il primo post del profilo e in pochi secondi raccoglie migliaia di commenti. Il profilo viene seguito immediatamente da centinaia di migliaia di persone e ottiene in tempo record la spunta blu. Il potere della Ferragni e del Festival è immenso.
00.42 – Tocca a “Polvere” di Olly. Autotune. Molto autotune. Troppo autotune. Tuttavia questo brano potrebbe piacere ai ragazzini e, soprattutto, alle ragazzine. Canzone abbastanza radiofonica. Voto 6.
00.33 – Gianluca Grignani canta “Quando ti manca il fiato”. Canzone potente con un testo con parole scritte per suo padre. Esibizione veramente spettacolare. Voto 8.
00.24 – Prosegue la gara con I Cugini di Campagna che cantano “Lettera 22”. Canzone senza infamia e senza lode. Testo un po’ banale. Voto 4.5.
00.17 – Ingresso di Chiara Ferragni accompagnata da delle signore in rappresentanza dell’associazione Dire. A questa associazione impegnata nella difesa delle donne la Ferragni ha devoluto il suo compenso. A seguire un breve intervento di ogni rappresentante.
00.14 – Per fortuna il pannello LED scende e Fiorello inizia a improvvisare. “Che minchia hai combinato?”. Si scoppia a ridere. Menomale che c’è Rosario.
00.03 – Si esibisce Blanco. Il cantante fa evidenti cenni di malfunzionamento dell’ear monitor. Il cantante distrugge le rose. Un gesto che fa schifo. L’Ariston lo fischia per diversi minuti. Amadeus entra subito in scena. Il gesto preso giustamente malissimo non viene spiegato da Blanco se non come un'”arrabbiatura”. “Era dai tempi di Bugo e Morgan…” commenta Amadeus che ha mantenuto la calma. Il pubblico è scontentissimo. Amadeus cerca il conforto di Fiorello. Lo vuole in collegamento con il pannello LED che però non scende. Il caos più totale. Insomma, il momento che tutti aspettavamo.
23.56 – Leo Gassman si esibisce con “Terzo cuore” in giacca e cravatta. Canzone orecchiabile. Forse uno tra i suoi brani più belli. Un pezzo radiofonico. Voto 7.5.
23.50 – In collegamento dalla Costa Smeralda c’è Salmo. Esibizione che non piacerà a molti cosiddetti boomer ed estimatori di una musica più melodica. La Smeralda, però, si trasformata in una discoteca. Che Salmo piaccia o no, ha fatto il suo show.
22.45 – Fine prima parte.
22.42 – “Questo vestito non è trasparente, ma è un disegno del mio corpo. Ha un significato molto profondo. Il corpo di noi donne non deve mai generare odio o vergogna”, dice la Ferragni dopo aver sceso le scale con un abito che la faceva sembrare nuda. Poi spazio alla sua lettera a lei bambina. Lettera toccante. La voce è rotta dalla commozione. Odio, famiglia, futuro, lavoro, condizione delle donne, sessismo. Numerosi i temi toccati. “Essere una donna non è un limite”. Dice la Ferragni quasi in lacrime. Chiara Ferragni è umana. Non una macchina.
23.30 – Tocca ad Elodie esibirsi con “Due”. Vestito nero “leggermente” appariscente che un po’, a nostro giudizio, ricorda un corvo. Musica orecchiabile in pieno “stile Elodie”. La cantante padroneggia alla perfezione il palcoscenico. Voto 7.
23.23 – Finisce l’esibizione dei Pooh. Un medley di tutti i loro grandi successi. Sul finale sbuca Riccardo Fogli. L’Ariston canta e balla. Poi il coro a gran voce “Stefano, Stefano!” in ricordo di Stefano D’Orazio. Viene annunciato il 6 luglio un concerto a San Siro. Riccardo Fogli scompare per poi essere richiamato sul palco. Ci mette un po’, ma alla fine riappare di corsa per poi andarsene nuovamente. Infine l’omaggio a Stefano D’Orazio: i Pooh cantano Uomini Soli. La particolarità dell’esibizione? In video compare D’Orazio che canta assieme a Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian. L’Ariston si alza in piedi ad applaudire. Momento magico ed emozionante.
22.49 – I Coma_Cose si esibiscono con “L’addio”. Il brano è leggermente sciapo. Era meglio la loro “Fiamme negli occhi”. Voto 5.
22.46 – Chiara Ferragni inizia a baciare i Coma_Cose. Il bacio sulla guancia a lei è normale. Quello a lui è a un metro di distanza e con un po’ d’imbarazzo. La scena fa ridere.
22.39 – Si esce dall’Ariston e ci si sposta in Piazza Colombo in compagnia di Piero Pelù che inizia a cantare “Gigante”. Ecco anche la “quota rock” della serata. Senza Pelù, infatti, avremmo sentito molto poco di questo genere. Sul Palco di Piazza Colombo la bandiera della pace. Pelù a fine esibizione ruba una borsetta. Peccato che Pelù non sia in gara al Fantasanremo.
22.35 – È il turno di Ultimo che, con la sua “Alba”, è tra i favoriti alla vittoria finale. La canzone non è male. Esibizione con troppa gestualità. Forse sarebbe stato meglio suonarla al pianoforte. Ultimo ha detto che non l’avrebbe cantata la prima serata suonando il pianoforte per valorizzare il testo. Bah. Ad ogni modo arrangiamento carino. E voce gradevole. Voto 7-.
22.25 – Morandi e Amadeus si siedono. Morandi autoironico definisce alcune sue canzoni brutte, ma l’Ariston lo applaude e canta. Insomma una gag che dovrebbe far ridere, ma fa cantare.
22.16 – È la volta di Ariete che canta “Mare di guai”. Lei appare molto tesa, ma la canzone è bella e nel suo stile. Voto 7.
22.11 – Con Elena Sofia Ricci si fa una banale promozione di “Fiori sopra l’inferno”. Questo intervento poteva essere meglio costruito.
22.05 – Ingresso di Elena Sofia Ricci.
22.03 – Sviolinata di Amadeus alla RAI.
22.02 – Si esibisce Marco Mengoni con “Due vite”. È il favorito. Canzone proprio da Sanremo. Melodica. Voto 7.5.
21.55 – Si sono esibiti Mahmood e Blanco. Un’esibizione da “Brividi”. La mente non può non tornare all’interpretazione di Paolantoni e Cirilli a Tale e Quale. Anche quella era un’interpretazione da brividi. Di paura, però…
21.42 – Approfittiamo della pubblicità per segnalarvi che il Presidente della Repubblica dopo il discorso di Benigni se n’è andato per rientrare a Roma. Divertente il fatto che in conferenza stampa in molti avevano chiesto a vari artisti come ci si sentisse a doversi esibire dinnanzi a Mattarella.
21.41 – È la volta di Mr. Rain con “Supereroi”. È accompagnato da dei bambini. Sound moderno. Testo poetico. Il ritornello entra bene in testa. Canzone destinata a durare a lungo. Voto 7.5.
21.33 – Ingresso di Chiara Ferragni. “Pensati libera” si legge dietro al suo abito. Bell’ingresso.
21.32 – Amadeus dona i fiori a tutti, anche agli uomini. Finalmente.
21-31 – gIANMARIA canta “Mostro”. È il vincitore di Sanremo Giovani. Camicia bianca sbottonata. Si intravede un tatuaggio. La canzone è abbastanza orecchiabile. Voto 6.5.
21.27 – Anna Oxa con “Sali” è la prima ad esibirsi. Canzone poco radiofonica. Molto elaborata dal punto di vista musicale. Sembra di stare su un ottovolante. Molti acuti. Anzi, troppi. Voto 4.
21.20 – Inizia la gara!
21.11 – Benigni conclude un denso discorso. Standing ovation. Dopo le risate iniziali il discorso vira sulla Costituzione che festeggia il suo 75esimo compleanno. “L’articolo 21 ci libera dall’obbligo di avere paura”, così Benigni commenta il suo articolo preferito. Peccato che l’Italia sia al 58esimo posto per la libertà di stampa. Ad ogni modo il discorso di Benigni è molto bello, leggero, ma non troppo. Si voleva celebrare la Costituzione? Elogio riuscito. E anche molto bene. Benigni garanzia.
20.54 – Ingresso di Roberto Benigni. La sala applaude, ma quanto sarà costato? In conferenza stampa Coletta ha detto molto meno di €300.000. Speriamo.
20.50 – Gianni Morandi canta l’Inno. Io inizierei sempre così il Festival.
20.49 – Sbuca Mattarella, ovazione della Sala. Se l’aspettavano tutti? Sì. Se la merita? Sì.
20.48 – Secondi di silenzio per il terremoto in Turchia e Siria
20.44 – Inizia il Festival
20.42 – Fine PrimaFestival. Cresce l’attesa.